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23 Apr

Un mosaico per ricordare la conversione di san Camillo

Si apriranno il 1 febbraio prossimo le celebrazioni per il 443° anniversario della conversione di san Camillo de’ Lellis, conosciuto come il santo degli ammalati e degli infermi.  Alle ore 18,00, nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, verrà inaugurato e benedetto il mosaico dedicato al Santo, con una solenne concelebrazione presieduta dal Ministro Provinciale dei  Frati Cappuccini di Sant’Angelo e Padre Pio, Fr. Maurizio Placentino, insieme ai religiosi camilliani.

Il mosaico, realizzato dall’atelier “Progetto arte Poli” di Verona, vuole significare il legame tra san Camillo e la città di San Giovanni Rotondo: la conversione di San Camillo, infatti, è avvenuta proprio fra il 1 e il 2 febbraio del 1575, mentre questi provenendo dal Convento di San Giovanni Rotondo, nel tragitto verso la città di Manfredonia (FG) si fermò in zona “Valle dell’Inferno” e lì decise di abbracciare la vita cappuccina. In quella occasione dimorò nella cella N. 5 del convento di Santa Maria Delle Grazie; la stessa che, tre secoli dopo, fu la cella di Padre Pio.

Il 2 febbraio le celebrazioni continueranno nella chiesa matrice di San Giovanni Rotondo con una solenne concelebrazione Eucaristica presieduta, alle 9.30, dal Vicario Generale dell’arcidiocesi di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo, don Stefano Mazzone, mentre, alle ore 11,00, ci sarà il pellegrinaggio verso la Valle dell’Inferno per commemorare la conversione del Santo. Al pomeriggio, alle ore 15, don Leo Abbascià, parroco di Sant’Onofrio, benedirà, presso la Cappella della Conversione di san Camillo chiudendo così le celebrazioni.

 

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