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25 Apr

Safiria Leccese e “La strada dei miracoli” a San Giovanni Rotondo

17 Novembre 2017
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Cosa accade nella vita delle persone quando nel quotidiano irrompe lo straordinario?

Sarà questa la domanda principale che guiderà la presentazione del libro “La strada dei miracoli” (ed. Piemme) di Safiria Leccese.

 

La giornalista e conduttrice Mediaset sarà a San Giovanni Rotondo sabato 18 novembre, (alle 19.30 presso l’aula magna della scuola Melchionda), ospite dell’associazione culturale Symposium, per raccontare le storie di coloro che “nella notte del dolore, hanno ritrovato la luce”.

 

«Ancora una volta l’associazione socio culturale Symposium è riuscita ad organizzare un evento di grande portata socio culturale – ha dichiarato la presidente dell’associazione Symposium l’avvocato Floriana NataleLa presenza della giornalista Safiria Leccese è per noi motivo di orgoglio, poiché abbiamo la certezza di incontrare non solo una grande professionista, ma anche una persona dotata di grande umanità qualità quest’ultima purtroppo, sempre meno diffusa. Scrivendo il libro “La strada dei Miracoli” si è cimentata in un argomento assolutamente delicato e dopo averlo letto si comprende perfettamente la grande sensibilità e umanità che c’è dietro la donna e professionista Safiria Leccese».

«Ho avuto il privilegio di raccontare storie di luce – ha dichiarato Safiria Leccese in un’intervista rilasciata a Padre Pio tv – alcune mi hanno colpito in trasmissione, altre le ho incrociate nei numerosi incontri che ho avuto. Nella vita dei protagonisti di queste storie è successo qualcosa che, nel dolore o nella gioia, li ha afferrati ed ha fatto qualcosa più grande di loro. Consapevoli o inconsapevoli, ad un certo punto della loro storia, hanno detto sì e quel sì ha cambiato la loro esistenza e la vita di tante persone intorno a loro».

 

Safiria Leccese ha concluso la prefazione del suo libro con queste parole che hanno il sapore della speranza: «Sono tutte storie uniche, sono tutte vere: Franco, Chiara, Matteo, Pina, Marco, Giovanni, Maria Emilia, Christian, Dario, così alla rinfusa senza ordine mi hanno emozionato e mi hanno insegnato tanto. In ognuno di loro ho visto la nostra povera umanità nella sua bellezza, nella possibilità di superare i limiti del dolore, della morte, dello scetticismo, della perdita, della durezza del cuore. In fondo sapete che cosa spero con queste pagine? Spero che quando avrete finito di leggere potrete guardare alla vostra di vita e pensare anche voi quello che io profondamente credo: che ognuno di noi ha la sua piccola o grande strada dei miracoli». 

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