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29 Mar

Sentiero di Fajarama

Di Giovanni Luca Russo

Il sentiero “Fajarama” si sviluppa all’interno del Canale della “Fagarama”, luogo che deve il suo nome alla presenza del faggio. È sito nel comune di San Marco in Lamis (FG) nei pressi dell’antico convento medievale di San Matteo.

N.-Neviera; P.-Piscina Treppiedi; C.-Caserma Cutinelli; B.-Base Scout.

Il tragitto che descriveremo in questo articolo è caratterizzato da una forma circolare ed ha come punto di partenza il sagrato del santuario San Matteo.

La passeggiata inizia attraversando per circa 500m una stradina asfaltata che porta all’imbocco della valle.

Il primo tratto del percorso si sviluppa all’interno del canale “Fagarama”, un canale di origine carsica, dovuta alla natura calcarea della roccia, dov’è possibile ammirare grotte naturali molto suggestive riadattate a rifugio o dimora, appartenenti ad un complesso sistema di integrazione tra l’uomo e la natura, testimonianza della civiltà passata, dedita al lavoro nel bosco.

Il tutto avvolto da una folta vegetazione arborea costituita prevalentemente da faggio, cerro, carpino bianco, nocciolo, acero, leccio e pioppo sui cui tronchi si trovano spesso fori caratteristici provocati dalle diverse specie di picchio presenti (picchio rosso maggiore e minore, il picchio verde e il picchio muratore). Altri uccelli popolano la valle, quali beccaccia, pettirosso, gheppio, gazza e taccola. Inoltre, in primavera, è possibile osservare la stupenda fioritura di diverse specie di orchidee spontanee.

Proseguendo il cammino, il paesaggio si arricchisce della presenza di segni e testimonianze di una civiltà rurale che, fino a pochi decenni fa, animava la vita del bosco, quali:

  • Nevaie (neviere): si tratta di depressioni del terreno poste in luoghi ombreggiati che venivano lavorate a forma di campana capovolta, con pareti non rivestite. La neve veniva accumulata al suo interno, pressata e disposta a strati intervallati da altri strati di foglie ed erba secca con funzione di isolante. Nella stagione estiva il ghiaccio veniva tagliato a blocchi e venduto.

  • Calcinaie e carbonaie (luoghi per la produzione della calce e del carbone): la calce si produceva nel bosco per la presenza in abbondanza delle due materie prime fondamentali, la roccia calcarea che si trasforma in calce viva a seguito della cottura e la legna per cuocerla. Il prodotto così ottenuto viene bagnato, riscaldato, sgretolato e polverizzato, dando luogo alla calce usata in edilizia per la preparazione di malte miscelate con sabbia e acqua.

Usciti dalla valle, si procede per un breve tratto privo di alberi lungo una stradina brecciata alla visita della “Piscina Treppiedi”, importante riserva idrica situata all’interno di una dolina.

Il sentiero continua su strada brecciata passando per la Caserma Cutinelli e la Base Scout.

 

L’ultimo tratto del precorso è caratterizzato da ampie vedute panoramiche: guardando verso Sud-Ovest, è possibile vedere in primo piano il convento-santuario San Matteo mentre, in secondo piano, l’abitato di Rignano Garganico con un paesaggio carsico interposto tra i due, caratterizzato dall’assenza di idrografia superficiale e da un abbondanza di cavità sotterranee. Guardando ad Est, abbiamo tutto il fianco di Montenero (1014 mt s.l.m.), mentre a Sud e Sud–Est Monte Celano (871 mt s.l.m.) e Coppa l’Arena (939 mt s.l.m.).

Il percorso termina con una serie di curve nell’ultimo tratto boschivo chiudendo così il nostro anello.

Equipaggiamento: Scarpe da trekking, scorta d’acqua, cappello, abbigliamento a strati idoneo alla stagione in corso, giacca a vento o impermeabile in caso di pioggia, macchina fotografica e binocolo.

Curiosità del percorso:

– Distanza: 5.5 Km

– Quota di partenza: 696 mt s.l.m.

– Quota max: 874 mt s.l.m.

– Dislivello: 178 m

– Pendenza media: 8 %

– Pendenza max: 40 %

– Tempo di Percorrenza: 3 h

– Tipo di Percorso: Turistico

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